View from top of Singapore City, Nightlife in metropolis

Singapore è considerata la città più smart al mondo

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Esiste una classifica delle città più smart del mondo

Servizi digitali ai cittadini, e-governance, gestione intelligente delle risorse e tanto altro: una società di consulenza di Singapore ha analizzato 235 città e stilato una graduatoria. Ecco le quattro città più digitalmente avanzate al mondo

Si sente sempre di più parlare di smart cities, tuttavia spesso questo termine viene utilizzato in modo improprio oppure troppo vago, non permettendo così di comprendere davvero la natura che si cela dietro a una città denominata “città intelligente”.

Partiamo quindi dalla sua definizione. Una città per essere intelligente deve dotarsi di una serie di elementi considerati essenziali, come un abbondante impiego di tecnologie Ict – con particolare attenzione a Internet of Things (IoT) e Intelligenza artificiale applicata ai big data. Una città smart, però, non può e non deve focalizzarsi solo sulla tecnologia ma mirare anche all’autosufficienza energetica e al raggiungimento di un’economia sostenibile, così da garantire una qualità della vita migliore e soddisfare i bisogni dei propri cittadini. Insomma, essere una città smart significa stare al passo con le innovazioni e con la rivoluzione digitale, insieme ad una ricerca sostenibile e attrattiva con il fine ultimo del miglioramento della vita dei cittadini. Al fine di raggiungere questo obiettivo, i servizi che rendono una città intelligente devono avere un’ampia applicazione e ricomprendere i campi della mobilità, sicurezza, sostenibilità, sviluppo e sanità. 

Grazie alle sue caratteristiche, una smart city offre una serie di benefici, tra cui un aumento dei livelli di salute, in seguito alla riduzione dell’inquinamento, come conseguenza diretta di politiche pubbliche volte all’implementazione della mobilità sostenibile. Inoltre, lo sviluppo tecnologico offre maggiori opportunità lavorative e un guadagno, in termini economici, della città. 

Ma quali sono, ad oggi, le città più smart al mondo? Attraverso un’analisi dei parametri sopraindicati è possibile stilare una classifica delle città più intelligenti, a livello locale, nazionale e mondiale. Tuttavia, non sempre si ottengono gli stessi risultati, proprio perché i parametri presi in considerazione possono variare da sondaggio a sondaggio. Pertanto, la nostra ricerca delle quattro città più smart del mondo si baserà sulla classifica elaborata dall’Eden Strategy Institute, società di consulenza con sede a Singapore e specializzata nello studio dell’innovazione nei sistemi di business. Lo screening effettuato da Eden ha preso in considerazione 235 città in tutto il mondo, di cui poi sono state selezionate le migliori 50 sulla base di dieci criteri che vanno dalla leadership, ai fondi stanziati e dalla presenza di politiche smart e innovative. 

La stessa Singapore, seconda città più densamente popolata al mondo, guadagna il primo posto nella graduatoria Top 50 smart city government 2021 e si appresta a diventare la prima smart nation al mondo. La città-Stato ha avviato il progetto Smart Nation, attraverso cui vengono raccolti ed elaborati i dati fondamentali per la gestione della città. Gli aspetti di vita urbana sono monitorati tramite sensori in grado di raccogliere un’ingente quantità di informazioni che vanno dalla sanità, al sistema di illuminazione pubblica, ai parcheggi. I dati raccolti vengono poi esaminati tramite Virtual Singapore – software utilizzato dalle autorità locali per l’analisi dei dati che andrà a definire le politiche pubbliche più efficaci da implementare per la gestione della città.

A seguire, troviamo al secondo posto Seul, capitale della Corea del Sud. Oltre al suo primato come miglior e-government globale negli ultimi sette anni, Seul avanza come seconda smart city al mondo grazie al suo sistema di monitoraggio della città fondato sui big data e su una tecnologia da quarta rivoluzione industriale. Il Digital Mayor’s Office è una piattaforma digitale smart in grado di mostrare in tempo reale lo stato dell’intera città e garantisce alla capitale coreana la nomina a smart city. Come motore chiave alla base della gestione intelligente della metropoli ci sono i big data, il “petrolio greggio” del XXI secolo. L’obiettivo di Seul è quello di offrire nuovi approcci alle sfide urbane e grandi cambiamenti nella vita dei cittadini attraverso l’elaborazione e l’uso scientifico dei big data. Ne è esempio l’autobus notturno Owl Bus, un sistema innovativo per viaggiare di notte: attraverso l’analisi di tre miliardi di esempi di big data, come le chiamate al cellulare, è stato possibile individuare i quartieri con la più alta domanda di trasporto pubblico notturno, assegnando così nove percorsi specifici al Owl Bus, portando a casa in sicurezza più di diecimila persone a notte.

Al terzo posto si posiziona la capitale britannica, Londra, che, con il suo Innovation Officer, coordina tutte le iniziative cittadine mirando allo sviluppo della città in chiave innovativa. Formula rivoluzionaria poiché fornisce ad una delle città più caotiche del mondo – nove milioni di abitanti – un piano di coordinamento allo sviluppo e uso di nuove tecnologie, migliorando sensibilmente la vita dei propri cittadini. La capitale ha scelto di imboccare la rotta di una Smarter London Together, piano strategico che si articola su cinque punti essenziali: Londra deve diventare una città a portata d’uomo, con più servizi a misura di cittadino; punta ad una più efficiente gestione dei big data della città; strade e collegamenti smarter; migliori competenze digitali e sicurezza informatica; e una maggiore collaborazione con l’ecosistema, attraverso sistemi di bike sharing elettrico e un progetto di monitoraggio intelligente dei parcheggi che aiutano a rendere la mobilità sostenibile, fiore all’occhiello di una Londra smart.

Un gradino fuori dal podio della Top 50 smart city government rankings si classifica Barcellona, seconda città più grande della Spagna. La prima smart city dell’Unione europea in graduatoria vanta sistemi di monitoraggio al LED in grado di controllare il traffico e il parcheggio nella città, la qualità dell’aria, oltre a possedere un livello di efficienza energetica eccellente grazie alla capacità di spegnimento o oscuramento automatico delle luci. Inoltre, la città è dotata di bidoni intelligenti che scaricano i rifiuti nel deposito sotterraneo corrispondente, così da eliminare o ridurre al minimo i cattivi odori e il passaggio dei netturbini rendendo più semplice l’individuazione dei punti di accumulo più “caldi” dell’immondizia. La capitale della Catalogna, inoltre, punta sulla mobilità sostenibile attraverso un modello simile a quello londinese. L’iniziativa Bicing offre oltre quattrocento stazioni di biciclette a noleggio sbloccabili anche tramite smartphone, contribuendo alla riduzione del traffico specie nelle aree più frequentate.

Osservando le quattro città più smart al mondo, ci rendiamo subito conto che nel rendere una città intelligente la tecnologia non è tutto: la rivoluzione digitale deve essere sempre supportata da una governance efficace in grado di implementare le giuste misure per rispondere e soddisfare i bisogni dei cittadini, migliorando al contempo le strutture e procedure della città.


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