AV buses move autonomously thanks to a set of sensors, cameras, RTK (real-time kinematic) GPS and IMU (inertial measurement unit)

Il bus elettrico si muove autonomamente grazie ad un insieme di sensori, telecamere, GPS RTK (real-time kinematic) e IMU (inertial measurement unit)

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Bus e navette a guida autonoma: le 5 città più all’avanguardia in Italia

Da Torino a Bari, da Merano ai progetti MaaS di Roma e Milano: anche in Italia le città si muovono per introdurre servizi moderni, flessibili e sostenibili per il trasporto pubblico a guida autonoma. Ecco le sperimentazioni più avanzate

A dare il via alla sperimentazione italiana di bus e navette a guida autonoma è stata la città di Merano, attraverso i fondi resi disponibili dal progetto di cooperazione europea transfrontaliera Mentor: il centro altoatesino ha testato la soluzione del trasporto pubblico autonomo nel 2019, per una settimana, dal 25 novembre al 1° dicembre. La popolazione meranese ha potuto provare gli shuttle a guida autonoma lungo un percorso della durata totale di dieci minuti per le strade del centro storico, con partenza in via dei Giardini. Il mezzo utilizzato per questi primi test è stato fornito dall’azienda francese Navya: in grado di ospitare a bordo quindici persone (undici utenti seduti e quattro in piedi), fra le quali l’operatore della compagnia addetto ad intervenire in caso di necessità e pronto a rispondere agli eventuali quesiti dei passeggeri, il bus elettrico si muove autonomamente alla velocità di 25 km/h grazie ad un complesso insieme di sensori, telecamere, GPS RTK (real-time kinematic) e IMU (inertial measurement unit).

Basandosi sull’odometria, la navetta elabora in tempo reale le immagini del tragitto, evitando potenziali ostacoli e modificando la rotta di conseguenza. Il margine di errore del bus scelto è di un solo centimetrocon un livello di guida autonoma quattro (su una scala di 5), è stato infatti progettato per muoversi in spazi ben definiti e limitati come le vie di un centro storico.

I cittadini che hanno usufruito del servizio di prova si sono detti entusiasti e in attesa di scoprire gli sviluppi futuri di questa soluzione per la loro città. Nel caso in cui questi bus venissero adottati come trasporto pubblico, dovrebbero collegare non solo i diversi quartieri della città, ma anche le numerose località intorno al comune: un’applicazione che deve quindi tenere conto della complessa geografia alpina di questo territorio.

A seguire la città di Bari, che ha approvato la sperimentazione il 14 aprile 2021, nell’ambito del Programma di supporto tecnologie emergenti del ministero dello Sviluppo economico (MiSe). I test di prova sono in programma nel corso del 2022, lungo un tragitto selezionato nel centro storico del capoluogo pugliese. Le navette a guida autonoma individuate per la sperimentazione barese sono le stesse utilizzate nell’esempio di Merano, con caratteristiche fisiche simili e un’autonomia di viaggio stimata attorno alle dieci ore. Per il comune di Bari, il trasporto pubblico a guida autonoma potrebbe rappresentare una soluzione efficace dalla duplice applicazione: i bus e le navette effettuerebbero trasporto passeggeri durante il giorno e attività di monitoraggio, nel rispetto delle norme sulla protezione della privacy, nelle ore notturne. Un’occasione per ridefinire in chiave smart e sostenibile la mobilità barese, attraendo inoltre talenti imprenditoriali ed investimenti per il settore.

Torino potrà sperimentare sul proprio territorio il trasporto autonomo grazie ai fondi sbloccati dal progetto Sperimentazione Italia del ministero per l’Innovazione tecnologica. Il tragitto che i due shuttle a disposizione del capoluogo piemontese affronteranno si snoda per cinque chilometri, fra i presidi ospedalieri della Città della Salute e della Scienza. Fra marzo e aprile 2022 è stata avviata la cosiddetta fase pre-demo: la soluzione è stata testata senza passeggeri a bordo, per permettere al mezzo di visualizzare e memorizzare il percorso da compiere. In seguito, la cittadinanza torinese potrà testare l’innovativa soluzione per cinque mesi, nel corso del 2022. Per l’esperienza torinese si punta a adattare il sistema ingegneristico e sensoristico di Navya alla realtà della tratta selezionata, facendo comunicare la navetta con i semafori per assicurare la precedenza agli incroci.

A partire da dicembre 2022 sarà la volta di Roma: il quartiere EUR sarà infatti teatro della sperimentazione del trasporto autonomo, nel quadro del progetto MaaS (Mobility as a Service) nazionale. In questo caso il numero massimo di passeggeri a bordo degli shuttle in uso sarà 12 e, se i test risulteranno positivi, la soluzione verrà adottata anche per le strade del centro storico, una delle aree maggiormente trafficate al mondo. Il percorso specifico, che si immagina in grado di collegare i poli pubblici e privati del quartiere, dagli uffici comunali a piazzale degli Archivi, passando per via della Civiltà del Lavoro e per il centro congressi della Nuvola, verrà individuato e adeguatamente segnalato. Nei casi fin qui citati, le sperimentazioni si avvarranno tutte degli shuttle Navya (vedi foto sotto, un autobus autonomo Navya in Francia, credit Bertolami, ndr).

Con le risorse messe a disposizione dal progetto MaaS nazionale, anche Milano implementerà lungo il percorso della linea 90-91, una corsia preferenziale per i mezzi di trasporto pubblici, una serie di tecnologie avanzate in alternativa alla mobilità tradizionale. Verranno utilizzati sistemi di guida autonoma, non solo bus e navette ma anche automobili, e di interscambio in corrispondenza di alcune stazioni. All’altezza di viale Abruzzi si vedrà circolare Tech bus, il primo filobus a guida assistita, realizzato nell’ambito del progetto Joint Research Lab per la mobilità urbana: attraverso la connessione 5G, i sensori installati a bordo della vettura saranno in grado di comunicare con i semafori e le infrastrutture stradali, la cosiddetta vehicle to infrastructure communication (V2I), aggiornando in tempo reale il conducente sulle condizioni del percorso, sulla presenza di ostacoli e di eventuali altri mezzi in transito.


 


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