Che cosa rende una città davvero “smart”? Per anni la risposta è passata attraverso parole come “digitalizzazione”, “connettività”, “sostenibilità”. Ma oggi i cittadini sembrano avere una visione diversa: meno astratta e più concreta. Secondo lo Smart City Index 2025 pubblicato dall’IMD (International Institute for Management Development), l’accessibilità economica delle abitazioni e la qualità del trasporto pubblico sono le due priorità emergenti in decine di centri urbani avanzati.
Nel report, che raccoglie la percezione diretta di oltre 30mila cittadini in 142 città del mondo, emerge un legame sempre più stretto tra housing e mobilità. Case a prezzi sostenibili e trasporti pubblici efficienti vengono spesso citati insieme, come due facce della stessa medaglia. Le città che non riescono a offrire un’alternativa concreta all’auto privata vedono crescere la congestione stradale, i tempi di spostamento e, di conseguenza, il costo (sociale ed economico) dell’abitare. In questo scenario, abbiamo analizzato cinque città emblematiche – Monaco di Baviera, Taipei, Tel Aviv, Shenzhen e Praga – che mettono al centro proprio questi temi.
Monaco di Baviera: efficienza tedesca sotto pressione
Capitale della Baviera e centro economico tra i più forti d’Europa, Monaco si posiziona al 11° posto nella classifica globale dello Smart City Index . Ma dietro questa performance ci sono tensioni crescenti. Il prezzo medio al metro quadro ha superato i 9.000 euro, tra i più alti in Germania, spingendo molti residenti verso le periferie. Parallelamente, la rete dei trasporti pubblici – una delle più capillari del continente – è sotto pressione: ritardi, lavori in corso e sovraffollamento sono diventati problemi quotidiani. Per rispondere, la città ha avviato il progetto “Zukunftsbahnhof München” che prevede un massiccio potenziamento della S-Bahn e investimenti su tram e autobus elettrici. Inoltre, l'introduzione di tariffe calmierate per gli abbonamenti mensili punta a incentivare l’uso del trasporto pubblico, soprattutto tra i giovani e le famiglie a basso reddito.
Taipei: una metropolitana che cambia il modo di abitare
In Asia, Taipei si distingue per un modello integrato casa-trasporti che altri stanno cercando di replicare. La capitale di Taiwan ha investito negli ultimi due decenni in una metropolitana estesa e puntuale, che oggi è considerata tra le più efficienti al mondo. Il 75% degli abitanti intervistati considera il trasporto pubblico una priorità assoluta. Questo ha permesso lo sviluppo di nuovi quartieri residenziali lungo le linee metro, riequilibrando i prezzi immobiliari e riducendo la pressione sul centro. Nel 2024 è stato lanciato un programma di edilizia pubblica che prevede oltre 20.000 nuove unità abitative nei pressi delle stazioni, con canoni calmierati e priorità per famiglie monoparentali e giovani lavoratori.
Tel Aviv: città cara, trasporti in ritardo
Tel Aviv è una delle città più dinamiche del Mediterraneo, ma anche tra le più costose. Il costo degli affitti ha raggiunto livelli record e la congestione stradale è un problema cronico. Il sistema di trasporti pubblici, storicamente sottodimensionato, è però al centro di una rivoluzione: nel 2023 è entrata in funzione la prima linea del light rail e nei prossimi anni ne sono previste altre due, in grado di collegare i sobborghi al centro. Lo Smart City Index evidenzia che oltre il 60% dei cittadini chiede interventi prioritari su trasporti e costo della casa . Le autorità hanno risposto con un piano per la costruzione di 80.000 alloggi accessibili entro il 2030, molti dei quali inseriti in piani urbanistici connessi direttamente alle nuove fermate del tram.
Shenzhen: mobilità elettrica e nuovi modelli residenziali
Shenzhen è spesso citata come simbolo dell’innovazione cinese. È stata la prima metropoli al mondo ad avere una flotta di autobus completamente elettrica, e oggi oltre il 99% dei taxi sono a zero emissioni. Ma l’aspetto forse più interessante è come la città stia sperimentando nuovi modelli di abitare, tra coliving, micro appartamenti e housing sociale per giovani lavoratori migranti. La mobilità elettrica, abbinata a una rete metropolitana in continua espansione (attualmente 17 linee operative), sta spostando l’asse della città verso una maggiore accessibilità. L’amministrazione locale ha anche avviato un programma di affitti a lungo termine calmierati per frenare la speculazione immobiliare, uno dei nodi più critici per le nuove generazioni.
Praga: la città che investe sul tram
Praga è spesso sottovalutata nei ranking delle città smart, ma sta compiendo un percorso interessante. La capitale ceca ha una delle reti tranviarie più estese d’Europa e un sistema di trasporto pubblico che copre oltre il 90% del territorio urbano. Secondo l’IMD, i cittadini indicano la “convenienza abitativa” e la “congestione stradale” tra i principali problemi da affrontare. In risposta, il piano strategico 2023–2030 prevede investimenti per oltre 1 miliardo di euro nella rete di trasporto e un’espansione dell’edilizia residenziale pubblica e cooperativa, con particolare attenzione alle zone semicentrali. L’obiettivo? Ridurre il pendolarismo motorizzato e rilanciare una forma di urbanità compatta e vivibile.
Il messaggio che arriva dallo Smart City Index 2025 è chiaro
Non basta che una città sia connessa, digitale o green. Deve essere, prima di tutto, vivibile. E per i cittadini, questo significa avere accesso a una casa a un prezzo giusto e potersi muovere con mezzi pubblici rapidi, affidabili e integrati. Le smart city più avanzate – da Taipei a Monaco – lo hanno capito: la casa non è un bene isolato, ma parte di un ecosistema urbano in cui la mobilità è la chiave per l’inclusione.