Paving the way for protected cyclable lanes is a must have for a more equitable and sustainable mobility

Aprire la strada alle piste ciclabili protette è un aspetto fondamentale per una mobilità più equa e sostenibile

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Le 5 azioni decisive per cambiare i trasporti in modo sostenibile

Cambiare tecnologia o fonti energetiche non è l’unico passo per trasformare un settore che produce il 15% delle emissioni globali di gas serra. Sono necessari servizi di mobilità efficiente, piani urbanistici più inclusivi e infrastrutture capaci di abilitare e abbattere barriere

Realizzare un futuro a emissioni nette zero, contenere il riscaldamento globale entro 1,5 °C, tutelare la biodiversità e costruire un'economia giusta ed equa: il centro studi System Change Lab ha identificato oltre 70 cambiamenti decisivi in questa direzione, per diverse attività umane, di cui 5 azioni-chiave riguardano il settore dei trasporti, da cui proviene il 15% delle emissioni globali di gas serra.

Secondo il laboratorio organizzato dal World Research Institute e Bezos Earth Fund sono: garantire un accesso affidabile a una mobilità moderna e sicura; ridurre i viaggi evitabili in auto e in aereo; passare a trasporti pubblici, condivisi e non motorizzati; transizione ad auto e camion zero-carbon; transizione a nautica e aviazione zero-carbon. Tali azioni implicano 13 obiettivi, identificati attraverso la letteratura scientifica, i paper di settore e le conferenze mondiali sul clima, in fede al paradigma "evitare-cambiare-migliorare".
 

Garantire accesso affidabile a una mobilità sicura e moderna

Solo il 52% della popolazione urbana globale ha un accesso sicuro e conveniente al trasporto pubblico, essenziale per le fasce deboli (donne, bambini, ceti a basso reddito, minoranze, disabili e anziani), nella vita economico-sociale e culturale delle comunità.

Gli investimenti sul trasporto portano benefici a ogni livello di reddito. Ricerche negli Stati Uniti, Brasile, Kenya e Messico mostrano come i residenti benestanti abbiano un migliore accesso al lavoro e alle opportunità grazie alla posizione delle case rispetto alle infrastrutture di trasporto. Gli abitanti dei quartieri svantaggiati spendono di più per i trasporti e impiegano più tempo per arrivare a destinazione e negli Stati Uniti già esiste un gap di accesso alla rete di ricarica elettrica.

Garantire accesso affidabile a una mobilità sicura e moderna è uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Anche la sicurezza stradale resta importante in un mondo decarbonizzato. L'obiettivo Onu di dimezzare il numero di morti e feriti entro il 2030 (17 su 100mila persone nel 2019) chiede di accelerare di 10 volte i progressi degli ultimi anni.
 

Ridurre i viaggi evitabili in auto e in aereo

La proprietà privata dell'auto è stata centrale in molti sistemi di trasporto. Nelle città più trafficate degli Usa, il 48% dei viaggi in auto è lungo meno di tre miglia e la crescita del Pil nei paesi emergenti fa aumentare i proprietari, come status symbol. Il traffico induce a costruire strade e autostrade più grandi, innescando una domanda indotta e, senza cambiamenti, le auto in strada saranno 2 miliardi, entro il 2050.

Come conseguenza, i viaggi in auto sono aumentati dal 39% al 44% del totale (distanza percorsa / passeggero) tra 2015 e 2020, al contrario rispetto all'obiettivo 34-44% per il 2030.

La pianificazione urbanistica può invece favorire la sostenibilità e incoraggiare modalità di trasporto meno carbon-intensive; va creato un sistema non dipendente dalle automobili (e-scooter, biciclette, percorsi pedonali, trasporto pubblico). In questo senso vanno la "Città dei 15 minuti", un migliore sistema di sharing, tasse per l'uso di auto privatecongestion pricing, tariffe di parcheggio, reinvestire i fondi raccolti in trasporto pubblico e il telelavoro.
 

Passare a un trasporto pubblico condiviso e non motorizzato

Costruire infrastrutture non garantisce che vengano usate ma è una condizione necessaria verso una mobilità migliore, senza contare che ogni dollaro investito in trasporto pubblico ne genera 5 di ritorno economico. Come servizi e infrastrutture, per esempio, il sistema di trasporto rapido (metro, tram e bus a corsia riservata), deve crescere 6 volte più veloce per indurre le persone a lasciare a casa l'automobile.

I ciclisti producono l'84% in meno di emissioni CO₂ e le soluzioni di mobilità attiva e micromobilità potrebbero eliminare il 50-70% dei tragitti brevi in auto (0-5 km). La scarsa disponibilità di piste protette, le condizioni meteo, la sfida topografica e la percezione sociale sfavorevoli hanno bloccato l'adozione diffusa di queste soluzioni. Rendere le strade sicure sarà essenziale, ma per raggiungere l'obiettivo 2030 (2 km di piste protette / mille abitanti), il progresso deve essere 10 volte più veloce.
 

Transizione ad auto e camion carbon-zero

Il 72% delle emissioni di gas serra nei trasporti proviene dalla strada (2020), ma il mercato in Cina, Europa e Stati Uniti sta per cambiare. La quota di veicoli elettrici venduti è stata del 9% nel 2021 (8,7% i veicoli commerciali leggeri), e la previsione è del 23% per il 2025. In ogni caso, ulteriori azioni servono per raggiungere il 75-95% di quota entro il 2030, in uno scenario 1,5 °C.

I mezzi pesanti sono i più impegnativi da decarbonizzare. I governi potrebbero incentivare la ricerca e offrire sussidi all'adozione iniziale di questi mezzi, che scontano limiti tecnologici, come la densità energetica delle batterie e i tempi di ricarica (0,2% quelli elettrici venduti nel 2021). La quota di bus elettrici venduti è stata del 44% sul totale nel 2021, ma buona parte in Cina, che concentra anche quasi i due terzi della rete di ricarica globale (1,76 milioni di punti nel 2021).

Il settore automobilistico non potrà lasciare indietro 2,4 milioni di lavoratori che avranno bisogno di reskilling o ricollocamento, mentre l'aumento della richiesta di materie prime ha causato un aumento delle accuse di violazioni di diritti umani nel settore estrattivo di metalli e minerali, da 11 a 61 casi nel 2010-2021.
 

Transizione nautica e aviazione a carbon-zero

La marina e l'aviazione commerciale contribuiscono all'economia globale con il 16% e il 4% del Pil. Viste come "difficili da decarbonizzare", entrambe contribuiscono per il 3% delle emissioni di CO₂, ma il futuro green di questi due settori si esprime in due sigle: SAF e ZEF.

I Sustainable Aviation Fuel costituivano meno dello 0,1% nel 2020 (atteso il 13-18% nel 2030 e il 78-100% nel 2050), ma le compagnie aeree hanno firmato accordi per comprare 21 milioni di tonnellate in un periodo di consegna tra i 6 mesi e i 20 anni. Una coalizione di 71 compagnie sta supportando l'accelerazione per ampliare la base di conoscenza in questo settore.

Sono circa 200 i progetti pilota e dimostrativi per sviluppare Zero Emission Fuels (sintetici, da idrogeno verde e CO₂ catturata, e-metanolo e liquidi Fischer Tropsch), non ancora entrati nel settore.


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